Beltane

BELTANE 2024🍀

beltane 2024

Il Beltane Celtic Festival si svolgerà il 3-4-5 maggio con l’apertura del mercatino con prodotti artigianali, degli stand gastronomici dove è possibile cenare con le specialità della tradizione celtica e degli accampamenti storici che permettono di scoprire gli usi, i costumi e le tradizioni dei popoli antichi.

Il filo conduttore dell’intero evento saranno inoltre le rievocazioni dei matrimoni celtici, denominati handfasting, con una fedele ricostruzione del rito tra fumi d’incenso e suoni di handpan e flauti per arrivare all’emozione di legare le mani dei due sposi.

cos'è bealtaine?

Beltane (o Beltaine) è la grande festa di Primavera del calendario agricolo gaelico, divenuta oggi una delle celebrazioni più importanti dell’anno druidico.

Essa è conosciuta nel mondo gaelico come Lá Bealtaine, ovvero “il giorno di Beltane”. Un vecchio nome era anche Cétshamain, “primo giorno d’Estate”, poiché in effetti per le culture nordiche la fase chiara dell’anno iniziava tra aprile e maggio. L’etimologia del nome è incerta, ma l’opinione più diffusa è che derivi dal celtico belo-tenia, ossia “fuoco lucente”.

Insieme a Samhain, la quale si trova al lato opposto della ruota, Beltane è la celebrazione più importante dell’anno. Le prime attestazioni della festa sono le cronache altomedievali irlandesi del X secolo. Esse affermano che Beltane celebra l’apertura dell’estate e i druidi compivano solenni riti facendo passare il bestiame tra due fuochi per proteggerlo dalle malattie. Ciò che sappiamo della festa antica non è molto, ma sicuramente vi era un ampio uso di fuochi rituali e offerte sacrificali di animali.

Ad ogni modo, gran parte di ciò che vediamo oggi di questa festa è ereditato dalle tradizioni folcloriche irlandesi, scozzesi e gallesi di Età Moderna. Le usanze principali ancora vive nel 1800 riguardano i grandi bonfires, i falò di Primavera, vari tipi di offerte e sacrifici (alla terra, al cielo e ai pozzi/sorgenti), decorazioni e amuleti per placare gli spiriti e le fate. Ovviamente buona parte della ritualità di questo periodo era legata alla fertilità, alla rinascita e quindi all’amore, ai fidanzamenti e all’unione coniugale. 

L'Albero di Maggio (o Palo di Maggio, Maypole, Maibaum)

Un’antichissima tradizione legata al periodo primaverile e agli inizi di maggio è il cosiddetto Albero di Maggio. I riti concernenti gli alberi sono numerosi e si ripetono più volte nei calendari delle antiche religioni e questo in particolare ricorre in gran parte delle regioni europee. 

In generale l’Albero di Maggio è la selezione di un albero che, nei primi giorni di maggio, viene preso dal bosco e portato in processione fino alla piazza centrale del villaggio dove viene issato. A seconda dei luoghi gli vengono apposte delle decorazioni colorate e rimane sul posto per alcuni giorni (in alcuni villaggi anche per tutto l’anno). Molte volte vengono praticate danze intorno al tronco e si tengono grandi feste comunitarie. Infine in modo diverso da regione a regione il legno dell’albero viene distribuito tra la gente o a una singola persona designata. Questa ricorrenza è molto famosa in Germania e Austria (dove esistono i Maien d’amore, ossia i giovani ragazzi donano dei rami o dei piccoli alberi di maggio alle ragazze non sposate), in Scandinavia (il midsommarstång, il quale è però issato nei giorni del solstizio d’estate) e in Inghilterra (dove nel 1600 vennero perseguitati dal fanatismo protestante, ad esempio la chiesa londinese di St Andrew Undershaft si chiama così perché fu costruita accanto a un Palo di Maggio, il quale però fu distrutto dai fanatici nel 1500 in quanto “idolo pagano”). Le celebrazioni inglesi sono famose per la particolare usanza di legare dei nastri colorati che vengono fissati in cima e attorcigliati intorno al tronco da ragazzi e ragazze che si muovo in direzioni opposte).

Anche in Olanda, Belgio, Francia e in Italia sono state documentate le celebrazioni del Palo di Maggio. Nella penisola italiana l’Albero di Maggio è rintracciabile nelle feste di Calendimaggio dei paesi di campagna e montani del Nord.

Questa tradizione è documentata almeno sin dal Medioevo in tutto il Centro-Nord Europa ed è riuscita a sopravvivere, nonostante le persecuzioni, fino ai nostri giorni.